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Me, myself and my crazy world..

JBoss As 7.1 e SL4J e Log4J

Problemi a loggare dalla nostra applicazione web, utilizzando jboss as 7.1?
Dopo diversi tentativi di gestire le risorse, il file di property , classloader e quanto altro, l’unica soluzione che ho trovato è la seguente.
Jboss utilizza e configura in fase di startup log4j e quindi tutti i nostri messaggi sono intercettati e gestiti dalla sua configurazione. Per bloccare questo comportamento dobbiamo usare le jboss-deployment-structure, ovvero mettere delle direttive nel nostro ear o nel nostro war, tramite file di configurazione, per indicare di escludere i moduli di jboss inerenti il logging, sull’applicazione che stiamo deployando.
Questo sistema evita che jboss in automatico inietti le dipendenze e le responsabilità del logging dei suoi moduli di logging.
il seguente file va messo nella meta-inf dell’Ear o del War.
il seguente esempio è riferito al deploy di un ear, con un war al suo interno.

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<?xml version="1.0" encoding="UTF-8"?>
<jboss-deployment-structure>
   <deployment>
     <exclusions>
       <module name="org.apache.log4j" />
       <module name="org.slf4j"/>
     </exclusions>
   </deployment>
   <sub-deployment name="miaappweb.war">
     <exclusions>
       <module name="org.apache.log4j" />
       <module name="org.slf4j"/>
     </exclusions>
   </sub-deployment>
</jboss-deployment-structure>

Spero sia chiaro.

Aggiunta per Spring:
se si utilizza anche Spring Framework, allora nella lista delle esclusioni va aggiunta anche la librera delle Commons logging, in quanto spring utilizza l’astrazione di Apache per la gestione del logging interno.

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<?xml version="1.0" encoding="UTF-8"?>
<jboss-deployment-structure>
   <deployment>
     <exclusions>
       <module name="org.apache.log4j" />
       <module name="org.slf4j"/>
       <module name="org.apache.commons.logging"/>
     </exclusions>
   </deployment>
   <sub-deployment name="miaappweb.war">
     <exclusions>
       <module name="org.apache.log4j" />
       <module name="org.slf4j"/>
       <module name="org.apache.commons.logging"/>
     </exclusions>
   </sub-deployment>
</jboss-deployment-structure>

JBoss As 7 e HSQLDB

Rieccoci al lavoro anche se per un brevissimo periodo di tempo con Java, e le applicazioni J2EE..
Per un prototipo ho bisogno di un DB veloce e semplice da installare, magari residente in memoria.
Dopo qualche prova fallimentare con Derby e con H2 (causa mie lacune), decido di testare il famoso HyperSQL DB, HSQLDB.
http://hsqldb.org/

Dovendo utilizzare un datasource configurato tramite JNDI, e quindi rendere residente su Application Server il mio db, ho dovuto configurare in maniera opportuna JBOSS..

Per prima cosa dobbiamo inserire un “MODULE” dentro l’installazione di jboss dove andare a mettere il jar del database in questione.
quindi dentro la cartella Modules, nella cartella org, creiamo una cartella hsqldb e al suo interno una cartella main.

Se non sappiamo bene come fare o abbiamo paura di sbagliare, possiamo prendere spunto da come è configurato h2 su jboss, partendo dalla cartella com/h2database.

Dopo aver creato la cartella main al suo interno dobbiamo mettere il file hsqldb.jar (io sto usando la versione 2.2.8) che potete scaricare dal sito ufficiale, poi creiamo un file module.xml e mettiamo questo contenuto:

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<?xml version="1.0" encoding="UTF-8"?>

<!--
  ~ JBoss, Home of Professional Open Source.
  ~ Copyright 2010, Red Hat, Inc., and individual contributors
  ~ as indicated by the @author tags. See the copyright.txt file in the
  ~ distribution for a full listing of individual contributors.
  ~
  ~ This is free software; you can redistribute it and/or modify it
  ~ under the terms of the GNU Lesser General Public License as
  ~ published by the Free Software Foundation; either version 2.1 of
  ~ the License, or (at your option) any later version.
  ~
  ~ This software is distributed in the hope that it will be useful,
  ~ but WITHOUT ANY WARRANTY; without even the implied warranty of
  ~ MERCHANTABILITY or FITNESS FOR A PARTICULAR PURPOSE. See the GNU
  ~ Lesser General Public License for more details.
  ~
  ~ You should have received a copy of the GNU Lesser General Public
  ~ License along with this software; if not, write to the Free
  ~ Software Foundation, Inc., 51 Franklin St, Fifth Floor, Boston, MA
  ~ 02110-1301 USA, or see the FSF site: http://www.fsf.org.
  -->

<module xmlns="urn:jboss:module:1.1" name="org.hsqldb">

    <resources>
        <resource-root path="hsqldb.jar"/>
    </resources>
    <dependencies>  
    <module name="javax.api"/>  
    <module name="javax.transaction.api"/>  
  </dependencies>  
</module>

Fatto questo apriamo la configurazione di jboss che andremo ad usare (nel mio caso la standalone, e quindi il file standalone.xml contenuto dentro la cartella jboss/standalone/configuration) e modifichiamo la parte inerente i datasources e i drivers:
dentro la voce profiles/subsystem ( ) troveremo un datasource di test per il db H2 e il suo relativo driver configurato. Aggiungiamo un nostro datasource per il nostro prototipo di applicazione e il driver hsqldb appena configurato nel module:

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<subsystem xmlns="urn:jboss:domain:datasources:1.0">
            <datasources>            
                <datasource jta="true" jndi-name="java:/jboss/datasources/testAppDB" pool-name="TESTAPPDS" enabled="true" use-java-context="true" use-ccm="true">
                    <connection-url>jdbc:hsqldb:mem:testAppDB;hsqldb.write_delay=false;shutdown=true</connection-url>
                    <driver>hsqldb</driver>
                    <pool>
                        <prefill>false</prefill>
                        <use-strict-min>false</use-strict-min>
                        <flush-strategy>FailingConnectionOnly</flush-strategy>
                    </pool>
                    <security>
                        <user-name>sa</user-name>
                    </security>
                </datasource>
                <drivers>
                    <driver name="hsqldb" module="org.hsqldb"/>
                </drivers>
            </datasources>
        </subsystem>

Il gioco è fatto. Così facendo ora potremo reperire una connessione tramite lookup Jndi e ottenere così una connessione (jta compatibile) per la prototipazione delle nostre applicazioni.

Kingdom:Undead Control Handlers

Nel disegno del codice, mi sono accorto di una cosa che a tendere rendeva illeggibile e poco gestibile il codice, la gestione degli eventi mouse, touch e keyboard da parte dei CCLayer di cocos2d.

Dovendo mostrare diversi CCNode contenenti UI realizzate con cocos, come ad esempio la scheda del giocatore, piuttosto che un menu di scelta, una popup modale magari realizzata con texture fatte adhoc, la gestione degli eventi rimaneva tutta comunque nell’implementazione del cclayer contenente tutta la parte principale del gioco.

Così ho deciso di estendere il cclayer, aggiungendo la possibilità di fornire gli eventi a dei delegati. Questo mi permette di “responsabilizzare” il codice al meglio, lasciando ad esempio la gestione del click su un certo pulsante solo nel ccnode che lo contiene.

Questo e’ un esempio di come estendere il CCLayer:

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// CCLayerControlServer.h
// KingdomUndead
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// Created by Andrea Magini on 04/04/12.
// Copyright (c) 2012 metalide. All rights reserved.
//

#import
#import "cocos2d.h"
#import "KeyboardControlHandler.h"
#import "MouseControlHandler.h"

@interface CCLayerControlServer : CCLayer{
@private

idkeyboardDelegate;
id mouseDelegate;
}
@property (nonatomic,retain)id keyboardDelegate;
@property (nonatomic,retain)id mouseDelegate;

@end

E questa la sua implementazione:

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// CCLayerControlServer.m
// KingdomUndead
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// Created by Andrea Magini on 04/04/12.
// Copyright (c) 2012 metalide. All rights reserved.
//

#import "CCLayerControlServer.h"

@implementation CCLayerControlServer
@synthesize keyboardDelegate;
@synthesize mouseDelegate;
-(id) init
{
if( (self=[super init])) {
self.isMouseEnabled = YES;
self.isKeyboardEnabled = YES;
}
return self;
}

-(BOOL) ccKeyUp:(NSEvent *)event
{

[keyboardDelegate handleKeyUp:event];
return NO;
}

-(BOOL) ccMouseUp:(NSEvent *)event{
[mouseDelegate handleMouseUp:event];
return YES;
}

-(BOOL) ccMouseDragged:(NSEvent *)event{
[mouseDelegate handleMouseDragged:event];
return YES;
}

-(void)dealloc{
[keyboardDelegate release];
[mouseDelegate release];
[super dealloc];
}
@end

In questo modo tutti gli eventi intercettati dal layer vengono passati di volta in volta ai delegati registrati.
In ogni momento posso ad esempio deregistrare il layer come delegato per gli eventi e registrare un particolare CCNODE che gestisce una popup che si e’ appena mostrata a video.

I delegati devono avere un particolare Protocol per rispondere agli eventi mouse, o tastiera (o touch su iOS)

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//  KeyboardControlHandler.h
//  KingdomUndead
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//  Created by Andrea Magini on 04/04/12.
//  Copyright (c) 2012 metalide. All rights reserved.
//

#import <Foundation/Foundation.h>
#import <Carbon/Carbon.h>

//per gestire il controllo sui vari ccnode e layers in modo da abilitare e disabilitare il controller

@protocol KeyboardControlHandler <NSObject>
@required
-(void) handleKeyUp:(NSEvent *)event;
@end

Questo permette di snellire il codice del CCLayer evitando di mettere tonnellate di if nei vari mousebuttonup, down, keyup etc e andando invece a gestire gli eventi
in maniera opportuna nei vari ccnode contenuti nella scena principale. Un esempio pratico è quello per la gestione degli eventi sull’HUD , lasciandoli gestire direttamente al CCNODE in questione, separandolo dagli eventi di gioco.

Come registrare un delegato:

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@interface HudNode : CCNode<KeyboardControlHandler>{

}

Nel codice del CCLayer principale, durante l’init registro il CCNode dell’hud, e poi lo imposto come delegato per la gestione degli eventi tastiera

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   [self addChild:hudNode];
   [self setKeyboardDelegate:hudNode];

e poi nel CCNode che implementa l’hud, implemento il metodo del Protocol KeyboardControlHandler

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-(void) handleKeyUp:(NSEvent *)event{
    CCLOG(@"key up: %@", [event characters] );
    UInt16 keyCode = [event keyCode];
    if (keyCode == kVK_Space) {
       //fai qualcosa :)
    }
}

Spero sia chiaro 🙂