Archivio mensile:Luglio 2011

Configurare Symphonic Choirs & Wordbuilder in Logic Studio

Dopo essere letteralmente impazzito nel tentativo di farlo funzionare, aver cercato in lungo e largo, sono finalmente arrivato ad un metodo funzionante.

Se avete Symphonic Choirs della EastWest, e volete farlo funzionare con il WordBuilder (il tool per la creazione di parole per i cori), e logic studio 9, ecco dei semplici passi da seguire.

Innanzitutto eseguite l’installazione di tutta la suite (circa 40 giga di roba).

Poi dovrete procurarvi un nuovo player per i multi files di Symphonic Choirs perche il plugin nativo è troppo vecchio e non viene visto da Logic Studio. Io ho preso Native Instruments Kontakt Player 4.0 che e’ piu che sufficiente.

Fate partire WorldBuilder e selezionate questi settings:

Poi selezioniamo una frase di test da quelle disponibili in latino

 

Ora che abbiamo preparato Wordbuilder passiamo a Logic Studio .

Facciamolo partire con un nuovo progetto, e prepariamo due tracce:

La prima traccia è una traccia External Midi che faremo puntare alla porta di WorldBuilder1

La seconda traccia invece è un Software Instrument . Andiamo Sulla sezione di I/O della traccia e carichiamo il plugin player Kontakt 4.0

Si aprirà il plugin.

Nella sezione di configurazione , andiamo ad impostre il path dei multi (i pacchetti di suoni) di Symphonic Choirs:

A questo punto carichiamo le voci di Symphonic Choirs.

I multi da caricare sono quelli che hanno nel nome le lettere WB (wordbuilder).

Selezioniamole dai Basses cosi come abbiamo scelto sul wordbuilder:

Ora dobbiamo configurare le rotte midi su Logic Studio, per far questo apriamo la finestra dell’environment (command 8)

Dalla vista Mixer, copiamo la traccia con il software instrument dei cori

poi dal menu in alto cambialo visualizzazione e andiamo a click & ports.

qui incolliamo il canale del software instrument

Poi selezioniamo il canale del wordbuilder1 e lo colleghiamo al canale appena incollato e cancelliamo il link sul “Sum”

Prendiamo invece la CapsLock Keyboard  e lo colleghiamo con la tastiera midi nell’interfaccia, e selezioniamo poi tutti i tasti della tastiera in modo da registrare tutti gli eventi midi associati .

Fatto questo il plugin è configurato. Torniamo alla nostra finestra di Arrange e selezionando la prima traccia e premendo il tasto capslock siamo in grado di far apparire la tastiera midi e suonare qualcosa che riproduca le frasi impostate sul wordbuilder.

Mettendo questa frase sul wordbuilder

mo r!E t!O rE t!e Sa lO t!ant!

(il votox di Morituri te Salutant)

ecco cosa esce fuori:

MORITURI

 

Diari della motocicletta e altri mezzi immobili – Introduzione

Roma, una qualsiasi giornata di questo fottuto anno di un signore a caso, senza distinzioni di razza, colore, massa e credo.

L’immobilità avanza, lenta e inarrestabile, su quella che sembra la scena madre di ogni film catastrofico di razza: una strada piena di automobili, immobili, inesorabilmente ferme dinanzi all’inevitabilità..

Qui la catasfrofe in atto non è di natura aliena.. non è un vulcano in eruzione, un terremoto, un attacco terroristico..ha un nome che potrebbe sembrare l’acronimo di qualche malattia strana, ed è conosciuto come uno dei mali principali di Roma:

il G.R.A., il Grande Raccordo Anulare, che circonda la capitale,trasformando in zombie senza cervello tutti i suoi utilizzatori, il G.R.A.,  il Grande Rapporto Anale,la più grande inculata propinata ad una popolazione..

Una Sodomitica creatura dal fascino biblico, un serpente dalle mille spire da cui è impossibile scappare se si vuole entrare dentro la Vecchia Signora, la città addormentata da sempre,tra la confusione dei suoi abitanti, e la totale inadeguatezza ad un mondo sempre più veloce, sempre piu frenetico e sempre piu affollato.

Qui vi narrerò delle storie, anneddoti e gli strani personaggi che giorno dopo giorno scopro, osservo, imparo a conoscere..

Un micromondo quello del G.R.A. degno di un documentario di Discovery Channel, degno di essere esplorato, osservato.

Ottenere le coordinate GPS dal browser con HTML5

Un modo semplice e veloce per ottenere le coordinate gps ,in una pagina html, mediante html5 .

La funziona javascript getCurrentPosition interroga ,se disponibile ,il nostro dispositivo gps (previa richiesta di autorizzazione)  . Se non riesce ad ottenerla da gps può comunque derivarla dall’indirizzo ip, ma il comportamento e le regole sono completamente a carico dell’implementazione del browser.

Questa è la funzione che va usata:

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if(navigator.geolocation){

navigator.geolocation.getCurrentPosition(successCallback,

errorCallback,

{timeout:60000});

}else{

alert("Il browser non ha un dispositivo GPS");

}

Come vedete la funzione ha due callback, uno che viene invocato in caso di successo e l’altro di errore. Nei parametri e’ possibile impostare il timeout, cioè il tempo di attesa di synch con il gps prima di andare in errore di timeout. Da notare che questo tempo scatta da prima che appaia la popup di richiesta autorizzazione, quindi influisce molto nell’usabilità dell’interfaccia utente. 60 secondi in genere sono un valore sufficiente.

Ora descriviamo cosa deve fare la nostra pagina con i due callback:

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//callback in caso di successo

function successCallback(position){

alert("Posizione:[lat="+position.coords.latitude+"][long="+position.coords.longitude+"]");

}

//callback in caso di errore

function errorCallback(error){

switch(error.code){

case error.PERMISSION_DENIED: alert('accesso negato');break;

case error.POSITION_UNAVAILABLE:alert('impossibile ottenere posizione');break;

case error.TIMEOUT:alert('timeout');break;

default: alert('errore generico');break;

}

}

Alcuni browser memorizzano l’autorizzazione con durata giornaliera, altri richiedono l’autorizzazione ogni volta.

Una cosa a cui prestare attenzione è il fatto che la funzione è asincrona, quindi difficile da gestire all’interno di un evento di button pressed o cose simili.

Consigli:

Meglio sfruttarlo nell’onload del document , magari facendo una pagina adHoc che aspetti il timeout della funzione mostrando l’icona di loadinprogress, in modo da far capire all’utente che la lettura dei dati dal gps è in corso.

Qui troverete una documentazione accurata, anche se solo in draft, ma vi consiglio di testare le vostre pagine con tutti i browser in quanto hanno comportamenti molto differenti.

http://dev.w3.org/geo/api/spec-source.html