Archivi tag: Pitti

Worms of the earth – Escape from Eboracum

Quinto pezzo dell’album.

Questo pezzo narra della rocambolesca fuga di Bran dal forte di Eboracum.. Alle prime luci dell’alba Bran esce in silenzio dalla  propria tenda, oramai deciso nell’attuare il suo folle piano. Prima di scappare, Bran arriva fino alle prigioni e nel silenzio della notte uccide Valerio, il giovane romano che impunemente durante la scena iniziale, uccide senza ritegno il pitto crocifisso, davanti agli occhi attoniti di Bran.. E poi via.. fuori dalle mura.. nel silenzio piu totale..

Paradossalmente , Valerio viene imprigionato da Titus Silla, perche ha ucciso il pitto immediatamente con un colpo di spada, mentre lui aveva ordinato una lenta agonia sulla croce.. I pitti sono duri a morire e lui voleva stremarlo lentamente..

Hiding in the shadows of the walls
Finding time to strike and go
Till your heart will stop to blood

Il primo verso racconta proprio questo.. nascosto nelle ombre delle mura, per colpire e fuggire, finche il tuo corpo (di Valerio) non smetterà di sanguinare..

Ambush the soldier at the gates
Silent victim of my hate
I’m bersercking out of rage

Tendo un imboscata al soldato di guardia ai cancelli.. vittima silenziosa del mio odio. Sono in preda alla furia sanguinaria, fuori controllo..

Blood for the king of blood and steel for a throne of skulls
May your head be on your shouders
Till your sacred dawn

Sangue per il re del sangue e acciaio per un trono di teschi.. Questa e’ una citazione presa in prestito e alterata da uno dei mondi fantasy piu interessanti a nostro avviso,quello di WarHammer,e questa e’ una delle preghiere dedicata al dio caotico di Khorne… L’originale e’ Sangue per il dio del sangue e teschi per un trono di teschi.

Poi continua con un Bran sempre piu adirato, che esorta imprecando contro Titus Silla, dicendo Possa la tua testa rimanere sulle tue spalle fino alla tua alba sacra.. e’ una sorta di augurio.. possa tu sopravvivere un altro giorno, perche io ti prenderò staccandoti la testa..

Bran can’t forget the eyes of brother die
His hate that’s growing stronger
But the cross is burning inside

Il pezzo passa dalla prima persona alla terza (questo continuo coro che parla dall’esterno della vicenda), come a simboleggiare il distaccamento di alcune parti , a diventare narrative, impersonali..

Bran non può dimenticare gli occhi del suo fratello morto.. Il suo odio, cresce sempre piu forte.. La croce (la croce dove e’ stato ucciso il suo fratello) brucia forte dentro..

Run away from Eburacum
All Roman’s stendard’s are few miles away
Run away and grab your honour
Stone , blood ,and pain you are strong you’ll survive

Corri via da Eburacum, gli stendardi romani, sono ancora troppo vicini..

Corri via e afferra il tuo onore.. (non aver paura di fuggire, afferra il tuo onore e tienilo saldo a te. non e’ una fuga da vigliacco).

Pietra, sangue e dolore.. tu sei forte, e sopravviverai (sopravviverai psicologicamente..)

One by one i’ll tear you down
With my hands on putred ground
Run Bran run for Caledon
Crash the steel with bow and stone ….

Nel pezzo centrale , la canzone rallenta e si incupisce.. E’ la rabbia di Bran ..
Uno ad uno vi getterò in terra, con le mie mani, nel terreno putrido..
(qui a rimarcare la sua frase un coro in terza persona, quasi a fare da controcanto alla sua rabbia)
Corri Bran.. Corri , fallo per la Caledonia.
Spezza l’acciaio , con l’arco e la pietra..

C’e’ un continuo rimarcare dei pochi mezzi a disposizione dei pitti per contrastare Roma.. Questo e’ fondamentale a spiegare il fatto che poi Bran, messo alle strette, chiederà aiuto al mondo soprannaturale.. ai Vermi della Terra.

Worms of the earth – A wizard in my dreams

Quarto pezzo dell’album.

L’arpeggio su cui si basa , era previsto per un mio vecchio progetto che poi non ho piu realizzato, avendo poi cannibalizzato molti pezzi per diventare parte di questo disco (come ad esempio traian’s tower fall).

Questo pezzo rappresenta il momento in cui Bran matura la sua vendetta, e la sua strategia..

Si trova a dormire in una tenda , ancora ospite di Titus Silla, e’ notte.. In questa lunga giornata ha assistito all’uccisione di un suo fratello Pitto, e ora tenta di dormire sotto le mentite spoglie di Partha Mac Othna.. ma i rimorsi , la rabbia e la voglia di vendetta , rendono questo suo sonno agitato..

Nel sonno Bran sogna (o forse no…) di parlare con Gonar, che in realtà risiede a molte centinaia di  miglia di distanza, nell’accampamento di Bal-Dor. Gonar è un druido, amico da sempre di Bran, e suo consigliere, nonche personaggio mistico che ritroviamo anche  vicino a Kull di Valusia, di cui è il sacerdote pitto..

In realtà Bran discende da un antenato famoso, il grande Brule , amico da sempre di Kull di Valusia, e Gonar è il discendente di Gonar, sacerdote di Kull.. Tra le storie di Bran e quelle di Kull passano quasi 10.000 anni..

In questo dialogo onirico, Gonar sembra essere la coscenza di Bran..

Entrambe le voci, proprio a rappresentare le due facce di Bran, la lotta interiore che sta vivendo, sono state interpretate da Giuseppe Orlando.

Bran: What the Hell is going on? Gonar?
Gonar: Yes Bran..

Bran: Why are you here Gonar?
Is it all right at Baal-Dor?

Gonar: In Baal-Dor,where my body lives sleeping, it’s all going well
But i’m here through the void of time to fight with you, for your soul.
You must return to Cormack and his Gaelics, return to Ireland and throw
The Vallo into a sea of blood and flames..

Gonar, cosa fai qui.. va tutto bene a Baal-Dor?  e qui Gonar dice che si trova li, attraverso il tempo e lo spazio grazie alla sua magia.. la potente magia sciamanica pitta, per combattere per la sua anima.. E lo scongiura di tornare da Cormack e i suoi guerrieri Gaelici, a combattere per il Vallo di Adriano e liberarlo dai romani, perche li lo scontro è ancora possibile..

Bran: I’m just a Barbarian King with an Iron Crown on My Head,
but i fight The Old Lady of War with all my Strenght All my Strenght..

Bran: I will fight Roma with fire and flames, with the viper on the grass, The poison in the wine,
the dagger in the darkness..Yes..i will search for the Worms of the Earth..

Bran rivendica il suo essere Re,nonostante la povertà del popolo pitto.. sono solo un re barbaro con una corona di ferro sulla mia testa.. ma combatto la vecchia signora della guerra con tutta la mia forza.. tutta la mia forza..

Combatterò Roma con il fuoco e con le fiamme, con la vipera nel prato, con il veleno nel vino, il pugnale nell’oscurità.. si .. andrò in cerca dei Vermi della Terra..

Gonar: You..such a fool You will die in this adventure..
Sorrow..sorrow, misfortune to the pictish people, sorrow to the never born reign..sorrow to
the sons of men, sorrow

Gonar lo esorta a desistere.. Sciocco, folle, tu morirai in questa avventura.. Dolore, Sfortuna al popolo dei pitti.. dolore per il Popolo Mai Nato (il popolo dei pitti non si potrà mai chiamare tale perche non maturerà mai socialmente) , dolore per i figli degli uomini.. dolore..

Bran: I can’t stop my hate now.
I will crash the roman steel with the caledonian stones

Ma Bran oramai ha deciso.. il suo odio non può essere fermato.. Spezzerà l’acciaio Romano, con le pietre di Caledonia, con la furia primitiva.. con le forze mistiche di questa strana terra e del suo strano popolo..

Worms of the earth – Bran Mak Morn

Bran Mak Morn,( o Mac Morn, o mcMorn) è il terzo pezzo dell’album.

Dopo aver descritto Roma, e Titus Silla, si passa alla descrizione della sua nemesi, Bran, l’autoproclamato Re dei Pitti..

Si pensa che Bran sia realmente esistito, ci sono tracce della sua esistenza in alcuni reperti inglesi.

Howard ha sempre preso spunto da fatti reali e arricchiti di fantasia..

Howard scopri di avere sangue scozzese nelle vene, e iniziò a studiare la storia del suo popolo.

Nel mondo Hyboriano e Pre-Hyboriano, i suoi Pitti sono situati nella terra di Caledonia,  le terre che poi diventeranno una parte dell’isola Britannica. Arrivano in Caledonia dopo aver abitato per un lungo periodo le isole intorno alle coste della Valusia, il regno di Kull il conquistatore. Quando le tre grandi isole affonderanno (Atlantide, Lemuria e Valusia), i Pitti emigreranno in Britannia.

Nella particolare descrizione che Howard da di Bran, non lo colloca come aspetto  con i Pitti reali, storici,  la popolazione che abitò le terre di Britannia, ma con un aspetto piu mediterraneo, piu scuro di carnagione, per rafforzare la similitudine con i suoi di Pitti, provenienti da Valusia.

E’ sempre molto difficile distinguere gli spunti reali, dai suoi arricchimenti. In questo è stato un vero maestro.

Il pezzo inizia con un coro che inneggia al Re, è il popolo che parla, ed una nostra abitudine di spostare l’attenzione e rendere piu drammatico l’approccio, sfruttando cori che raccontano un pezzo della vicenda dall’esterno..

He’ll fight for us he’ll kill for us
Making the oath with the unknown
We’ll live for him our blood for Bran
– this is the land where the king is born
– he is the king of caledon

Lui combatterà per noi, ucciderà per noi, arrivando a fare patti con l’ignoto ( i vermi della terra). Noi vivremo per lui, il nostro sangue e’ per Bran,è lui il Re della Caledonia.

born with the blood of the wolves in the veines
you’ll be the king
try to units the tribes on the land
the empire ir near
try the fight with the hammer and the brain
and wait for the sign
warhammer are running in the night
for caledonian’s strike

Nato con il sangue dei lupi nelle vene (secondo Howard, alcuni guerrieri pitti potevano trasformarsi in lupi), tu sarai Re.. prova ad unire le tribu , presto che l’impero e’ vicino (esortazione al difficile compito di Bran di tenere unito un popolo da sempre diviso). Prova a combattere con il martello e con il cervello (il martello da guerra era un arma di derivazione preistorica..), e aspetta un segno dagli dei.. i Martelli da guerra stanno arrivando, per il contrattacco Caledoniano.. Nella battaglia, che sta per iniziare, bran aspetta i rinforzi, i gaelici di Cormack, che tardano ad arrivare, cosa che lo convincerà sempre piu che l’unica arma contro Roma sono i Vermi della Terra.

I’ll not rest till the end of the war
Crom i’m your son
I will crash Roman steel with my stone
Tonight the king is born

Qui il pezzo si sposta in prima persona, come un primo piano su Bran, che in preda alla furia grida contro gli Dei in perfetto stile Howardiano, ricordando un po le imprecazioni di Conan contro tutti gli dei di Ishtar…

Non avro’ riposo finche la guerra non sarà finita.. Crom io sono tuo figlio, e spezzerò l’acciaio romano con la pietra (i pitti erano un popolo non molto evoluto),  questa notte, e’ nato il Re.. sembra quasi un flashback sul momento in cui Bran prende coscenza che da sole , le tribu dei pitti , non potranno mai sconfiggere Roma.. e si autoproclama RE.

Look in my eyes and you’ll see all the pain
For brother lost on Roman cross
Soldiers are drinking the wine for your blood
But the Worms will spill out their lives

In questo particolare momento, dopo diverse sfuriate e chorus, il pezzo sembra fare un pezzo indietro.. si torna alla scena iniziale , quando Bran ha visto morire sulla croce un suo fratello.

Guarda nei miei occhi, e vedrai il dolore che ho provato per quel fratello morto sulla croce Romana..

I soldati brindano con del vino , per il tuo sangue versato, ma i Vermi gli spilleranno via dal loro corpo (quasi centellinandole goccia a goccia) le loro vite, le loro anime..

Questo è bran.. un giovane Re, assetato di vendetta e mosso dall’irrefrenabile voglia di liberare la propria terra, dall’invasore Romano, e che vede in Titus Silla, il suo nemico numero uno, come rappresentante massimo in quel momento dell’impero romano.