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Diari della motocicletta e altri mezzi immobili – Introduzione

Roma, una qualsiasi giornata di questo fottuto anno di un signore a caso, senza distinzioni di razza, colore, massa e credo.

L’immobilità avanza, lenta e inarrestabile, su quella che sembra la scena madre di ogni film catastrofico di razza: una strada piena di automobili, immobili, inesorabilmente ferme dinanzi all’inevitabilità..

Qui la catasfrofe in atto non è di natura aliena.. non è un vulcano in eruzione, un terremoto, un attacco terroristico..ha un nome che potrebbe sembrare l’acronimo di qualche malattia strana, ed è conosciuto come uno dei mali principali di Roma:

il G.R.A., il Grande Raccordo Anulare, che circonda la capitale,trasformando in zombie senza cervello tutti i suoi utilizzatori, il G.R.A.,  il Grande Rapporto Anale,la più grande inculata propinata ad una popolazione..

Una Sodomitica creatura dal fascino biblico, un serpente dalle mille spire da cui è impossibile scappare se si vuole entrare dentro la Vecchia Signora, la città addormentata da sempre,tra la confusione dei suoi abitanti, e la totale inadeguatezza ad un mondo sempre più veloce, sempre piu frenetico e sempre piu affollato.

Qui vi narrerò delle storie, anneddoti e gli strani personaggi che giorno dopo giorno scopro, osservo, imparo a conoscere..

Un micromondo quello del G.R.A. degno di un documentario di Discovery Channel, degno di essere esplorato, osservato.

Worms of the earth – Traian’s Tower Falls

Nono pezzo del disco..

pezzo a cui sono particolarmente legato. La musica doveva far parte di un mio album che non ha mai preso vita e continuamente saccheggiato e cannibalizzato per questo disco 🙂

 

Il viaggio o la fuga di Bran lo portano ai confini della brughiera, da dove può vedere la Torre di Traiano, simbolo di Roma, e sede militare di Tito Silla.. E’ un simbolo.. il simbolo dell’avanzata romana.

Watching from the moor
i can’t see the traian’s tower
standing fierce like a standard on the hill
cloud of dust precludes my sight

 

Ma c’e’ qualcosa di strano, e’ lo stesso Bran ad avvertirlo.. La torre.. non e’ piu li.. non si staglia più fiera all’orizzonte come uno stendardo.. una nuvola di polvere oscura la sua vista..

 

Mined from below
Thousands worms that work in darkness
Romans hear their noise
Time is come to face their Haughtiness

Scavata dalle profondità, migliaia di vermi hanno lavorato nell’oscurità per minarne le fondamentà..

I romani per tutto il giorno sentirono quei rumori.. ma non ci prestarono attenzione..Nulla poteva toccarli..

 

E la torre crolla impietosa.. le pietre si sgretolano..

e Bran arrivato alle rovine, tra le macerie,  va alla ricerca di Tito Silla, lasciato in fin di vita dai Vermi della Terra.. sul suo trono.. pallido in volto, oramai senza piu speranze…

I had thought to give this stroke in Vengeance
I give it in mercy….VALE CAESAR…

Bran riflette , su come immaginava la sua vendetta, e si rende conto che si trova li, e sta finendo Tito Silla, non piu per vendetta, ma per Pietà..

E il suo cuore vacilla, e’ qui che inizia fermamente a pensare all’abominio che aveva scatenato sulla Terra, affinche fosse compiuta la sua vendetta..

Da notare che il Vale Cesare latino , in questo frangente viene erroneamente in Inglese.

La voce di Bran Mac Morn è di Giuseppe Orlando.

 

 

Worms of the earth – The Justice of Rome

Battete quei chiodi sulle croci, miei soldati, e fate vedere al mondo intero qual’e’ la Giustizia di Roma

Il secondo brano, la Giustizia di roma, è completamente incentrato sulla figura di Titus Silla, governatore in carica, personaggio duro, freddo, calcolatore..

La canzone verte tutta sulla pomposità e gloria dell’impero romano, sul loro modo di avanzare nei territori occupati, e sul pensiero e sui metodi di Titus Silla, suo governatore..

Upon the hills of the sacred vallum
He was giving order just like a king,

Sulle colline del sacro vallo (sacro ai pitti) dava ordini come un Re..

Average height, aquiline nose, he was the power and the divine law,
Under his mantle a golden armour,
he wore a plumed helmet on his head

Media statura, naso aquilino, lui rappresentava il potere e la legge divina (di roma), sotto la sua mantella, un’armatura splendente.. e il suo elmo piumato.. elmo che sta a rappresentare il suo rango.

inside the body of a governor
abomination was burning like fire….like fire…abomination was burning like fire
he came on earth to execute
and he fought in the sign of Rome: Titus Silla

dietro le mentite spoglie di un governatore, brucia il fuoco dell’abominio.. e’ nato per eseguire gli ordini.. e combatteva sotto le insigne di Roma.. Titus Silla.

I will burn, these desolated valleys
And I’ll destroy, whoever opposed my will
I will sack, the fools in their village
And I will kill for my power

Brucerò le valli desolate della caledonia, distruggerò chiunque si opponga al mio volere (che per lui è il divino volere di Roma). questa e’ la nostra legge.. o la accetti o morirai
Qui praticamente è come se Titus continuasse il dialogo iniziato nell’intro.. Parla a Partha MacOthna ma in realtà le sue parole sono dirette a Bran McMorn.. Molte province si stanno ribellando, al nord i Gaelici stanno creando problemi, nella mente di Howard, questa novella si situa temporalmente nel momento in cui le popolazioni britanniche, ancora non evolute a livello sociale, iniziano a maturare l’idea di popolo..

fight fight for Rome, old lady of war
fight for the empire or die by thy sword

Combatti per Roma, la vecchia signora della guerra, combatti per l’impero , o muori per sua mano..

In cold moor’s swamps
The icy wind, scared the pittish warriors’ faces,
And like mountains at the horizon

Roman’s stendards
Were, standing proud and fearless they
Advanced, destroying, in the name of governor

Qui come un taglio cinematografico, la telecamera si sposta, e inquadra una pattuglia di pitti, nascosti nella brughiera, il vento freddo che scalfisce e graffia i loro volti.. mentre scrutano, attraverso l’erba, l’orizzonte , gli stendardi romani erigersi come montagne, fieri, potenti, minacciosi, a simboleggiare l’avanzata romana..

There was no mercy for those, who opposed and spared life to those who joined.
Fight with us in the sign of Rome or you will face the divine justice.

Questo pezzo è narrato dalla potente voce di Giuseppe Orlando. Qui, come un flashback, gli occhi dei pitti vedono o immaginano di vedere, con un lungo piano sequenza che attraversa la brughiera, fino alle palizzate di Eboracum, Titus Silla nella sua magnificenza, dare ordini e avanzare nel sangue ..

Combatti con noi nel segno di Roma, o ne affronterai la sua Giustizia Divina..

Now that you know, this is our low
You can chose, take it or leave it
But keep in your mind, that I’m your liege
I’ll be your king, for better or worse
Fight by my side, you’ll get women money and glory
Honor pride or death, if you’ll defy me..

Continua il discorso di Titus, propagandistico nell’intento di terrorizzare, assoggettare e prendere dalla sua parte Bran..

Sarò il tuo Re, nel bene o nel male..