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Worms of the earth – Behind the eyes of Partha Mac Othna

E’ l’intro del disco, completamente suonata con strumenti veri.

Descrive una scena ben precisa, tra rumori di martelli che battono chiodi, la pioggia dirompente della britannia, e il rumore di corde tese e del legno..

Ci troviamo dentro il forte romano di Eboracum (o Eburacum), nella britannia occupata, che nella realtà , nei secoli sarebbe poi diventata la città di York. Qui dinanzi agli occhi del governatore romano , Titus Silla (nella versione originale del romanzo, il personaggio si chiama Titus Sulla), si sta consumando la vendetta romana, o come definita dal governatore stesso in questo frangente, il rovescio della medaglia della PAX ROMANA. In cambio di pace e prosperità , le province sottomesse, accettano la giustizia di Roma, in maniera silente.

Un Giovane Pitto, colpevole di essersi ribellato alle ingurie dei Romani, sta per essere crocifisso , per aver ucciso un romano per vendetta, per l’onore suo e della sua famiglia. .

 Alla cerimonia partecipa in maniera silenziosa Partha MacOthna, ambasciatore dell’appena proclamato Re dei Pitti , Bran Mc Morn.

In realtà Partha e’ Re Bran , che sotto mentite spoglie assiste all’esecuzione del pitto, che con la morte negli occhi, riconosce il proprio Re, e muore in silenzio.

Il popolo pitto da sempre diviso in tribu, per la prima volta , si sta riunendo sotto il controllo di Bran, per contrastare Roma. Nella traccia, Titus Silla (interpretato da me) e Bran Mac Morn (interpretato da Giuseppe Orlando, batterista su questo disco), iniziano un acerbo discorso sulla legge di Roma, e sulla responsabilità di giudizio sul territorio pitto..

The man who spoked was the fierce Governour of Eboracum..
In the veins of Titus Silla were burning the Power and The Blood of the Circus Maximum,
where he was years ago watching the Gladiator’s fights.
But now, he was enjoying another show.
A Cruel Crucifiction
CHORUS: Crucifiction,Crucifiction,Crucifiction.
The Crucificion of a Pict.

Inizia con una descrizione di Titus Silla, il governatore,nelle sue vene bruciava il potere e il sangue del Circo Massimo, dove anni fa si trovo’ ad assistere ai combattimenti tra Gladiatori.. Ora,stava assistendo ad un altro tipo di spettacolo.. Una Crocifissione..

Il coro Crucifiction è eseguito da tutta la band di allora, e altri personaggi che apparvero in studio quel giorno (tra cui Pierangelo Giglioni, ex chitarrista degli Stormlord, che mi prestò il mesa boogie dual rectifier per la registrazione delle chitarre su questo disco), e nacque spontaneamente quasi per gioco.

Si chiude con il monito di Titus Silla che avverte l’ambasciatore..

Roma amico mio, non deve dare spiegazione ad un re barbaro.. Quando i selvaggi sono tra noi, devono agire con discrezione, altrimenti ne affronteranno le conseguenze….

Worms of the earth, dal romanzo al disco

Molte volte mi è stato chiesto di spiegare nel dettaglio il contenuto di Worms of the Earth,cosi colgo l’occasione della nascita del blog per rispondere a questa domanda in maniera quanto piu esauriente possibile.

Worms of the Earth, è uscito come album nel 2003 , anche se alcuni pezzi hanno visto la luce del 1998, quando subito dopo il demo di fede potere vendetta, iniziammo a lavore al progetto .

Rappresenta la nostra visione in musica del romanzo di Robert E. Howard , uscito nel lontano 1932 come novella, sulla rivista Weird Tales, che narra le gesta di Bran Mak Morn, ipotetico Re del popolo dei Pitti, mentre tenta di resistere e contrastare l’avanzata romana in britannia.

Roma sembra impossibile da fermare, e nonostante sia sconsigliato da Gonar, il druido amico e consigliere, Bran va alla ricerca dell’antico popolo serpente, i vermi della terra, l’arma finale contro il governatore Titus Silla..

E cosi si reca nella brughiera alla ricerca di Atla la Strega , la donna mannara, unica forse a sapere dove si trova l’antico popolo e come poterlo convincere ad aiutarlo, e baratta il bacio di un Re, con le informazioni necessarie all’identificazione del luogo in cui risiedono i vermi.

Curiosamente, l’episodio della strega mannara verrà preso da Oliver Stone nella sceneggiatura del film di Conan il Barbaro. In realtà quell’episodio appartiene a Bran Mc Morn..

Bran viene a sapere dell’esistenza della pietra nera, meteorite caduto dai cieli di R’lyeh (una delle tante citazioni che Howard fa al suo amico di sempre H.P.Lovecraft), feticcio adorato dall’antico popolo.

Cosi decide di scendere nelle grotte in cui gli antichi dominatori della terra oramai si nascondono da centinaia di anni, e rubarla.

Una volta nascosta la pietra, Bran obbliga i vermi della terra a compiere la sua vendetta, per riavere il loro simbolo sacro. Scavare incessantemente sotto la Torre di Traiano, baluardo minaccioso di roma impunemente eretta sulla sua terra natale, e farla crollare uccidendo cosi Titus Silla.

Questa storia è altamente dalla parte del popolo oppresso, dei Pitti, e Roma in questa situazione, fa la parte dei cattivi.

Lunga vita a Bran..

Il disco segue abbastanza fedelmente la sequenza narrativa del romanzo, e si articola su 12 tracce . Ogni singolo pezzo fu scritto con il titolo ben chiaro in mente, e quindi fin dall’inizio posizionato nel suo pezzo di storia. Utilizzammo una tecnica “cinematografica” per la scrittura di testi e musica, creando lo storyboard , i bozzetti dei personaggi, analizzando il profilo psicologico e il background di Titus, di Bran, di Gonar e di Atla…

Nei prossimi giorni posterò le spiegazioni dei vari pezzi.