E’ quello che ti frega. Quello che ti illude. Quell’ultima fottuta chilometrata e mezza o giu di li.. un solo miglio.. il miglio verde..l’ultimo tratto di strada, due fottuti chilometri scarsi, che ti separano dal punto di contatto Tango, il Target.. il bersaglio, la destinazione finale.. generalmente coincidente con un
G.r.a. Capitolo 5: I Gemelli Derrick-Bartolini
Oggi voglio descrivervi due personaggi che mi hanno folgorato qualche giorno fa.. Ve li ricordate i gemelli Derrick,James e Jason? quelli di Holly e Benji? quelli che quando dovevano tirare in porta, eseguivano la catapulta infernale, arrivando a sfidare e superare ogni legge della fisica? Quelli che Don Chuck castoro
G.r.a. Capitolo 4: Lady Ceramica
Oggi prendo il raccordo dall’entrata de “La Rustica”, un posto semi abbandonato dagli dei che presto diventerà la prossima zona popolata di Roma; ogni percorso è valido pur di arrivare qualche entrata piu avanti su questa infernale pista Polistil a 3 corsie. Telecomando alla mano, pigio il pulsante, le spazzole
G.r.a. Capitolo 3: George Romeno e i vivi morenti
Oggi c’e’ un aria che sa di grosso guaio petrolchimico, una sorta di Grosso Guaio a ChinaTown tutto italiano. Questa frizzante brezza al gusto di scia chimica, crea delle fantastiche erosioni cutanee sulle mie mani.. Gratto, gratto e consapevole di non vincere nulla, con calma, coraggio e un pelo di
G.r.a. Capitolo 2: Camionator vs Ninetta69
Oggi si respira un aria surreale.. L’immobilità che caratterizza questo tratto di raccordo, è particolarmente inquietante. E’ successo qualcosa perche.. quando mai il raccordo si blocca per niente? (se questo fosse un telefilm qui partirebbe la risata comandata da regia..) Aspetto qualche metro e finalmente lo vedo..un semplice, banale, fottuto
G.r.a. Capitolo 1: Johnny Matiz
Prima , seconda, cautela.. la rampa di immissione sul raccordo dalla via Tiburtina è più viscida dei piatti oliati e insaponati in attesa di risciacquo. Salgo su, sono sul Gra.. mi sento un astronauta appena entrato nello spazio: il decollo, i primi 17 km di viaggio mi permettono di uscire
Diari della motocicletta e altri mezzi immobili – Introduzione
Roma, una qualsiasi giornata di questo fottuto anno di un signore a caso, senza distinzioni di razza, colore, massa e credo. L’immobilità avanza, lenta e inarrestabile, su quella che sembra la scena madre di ogni film catastrofico di razza: una strada piena di automobili, immobili, inesorabilmente ferme dinanzi all’inevitabilità.. Qui